DENTRO I BITS


Il mondo raster


Leonardo da Vinci si interrogava su come poter trasmettere un disegno attraverso grandi distanze senza l'ausilio delle moderne tecnologie. La soluzione poteva risiedere nell'uso di una griglia, per esempio di dimensioni 5x5, dove ogni cella può essere definita da coordinate specifiche. Attraverso questa griglia, il disegno può essere ricreato utilizzando pixel e un sistema di codifica per rappresentare ogni dettaglio, inclusi i colori, mediante codici come 1b per il blu e 2g per il giallo.

Quando si parla di immagini digitali, dobbiamo considerare tre aspetti fondamentali: la risoluzione, la profondità di colore e il formato raster.

La risoluzione si esprime in dpi (dots per inch, punti per pollice) e determina la qualità dell'immagine:

- 72 dpi è tipicamente usata per le immagini web, dove si privilegia la velocità di caricamento rispetto alla qualità dettagliata.

- 150 dpi offre una qualità superiore, adatta per la stampa di prova o per immagini che non richiedono un'elevata definizione.

- 300 dpi rappresenta lo standard per la stampa ad alta qualità, garantendo una riproduzione fedele dell'originale.

La profondità di colore fa riferimento al numero di colori che possono essere rappresentati in un'immagine. Una maggiore profondità di colore permette di rappresentare la realtà con una varietà cromatica più ampia, distinguendosi dalla risoluzione che definisce il livello di dettaglio di un'immagine.

Il formato Raster, o trama, è composto da una griglia ortogonale di pixel, l'unità minima di rappresentazione di un'immagine digitale. Un'immagine raster può rivelare dettagli non visibili ad occhio nudo, come dimostrato dall'esempio del quadro "Gli ambasciatori", dove è possibile scoprire dettagli nascosti, quali un teschio, mediante l'ingrandimento.

La trasmissione di un'immagine ai tempi di Leonardo si sarebbe potuta realizzare mediante la codifica di una griglia, con ogni quadrato riempito o vuoto per rappresentare parti dell'immagine. L'accuratezza del disegno aumenterebbe con la densità della griglia. La codifica binaria potrebbe essere utilizzata per indicare se un quadrato è da considerarsi pieno (1, nero) o vuoto (0, bianco).

Con una griglia sufficientemente dettagliata e l'uso di codici RGB per ogni pixel, è possibile trasmettere un'immagine con una fedeltà sorprendente rispetto all'originale. Le immagini raster, quindi, possono contenere più informazioni della realtà stessa, permettendo di esplorare dettagli altrimenti inaccessibili, poiché codificano una quantità di informazioni che nella realtà non sono fisse o codificate in modo simile.